CHI E L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO?
Ipotesi di identikit del VOLONTARIO secondo l'Associazione La Cordata
Partendo dal presupposto che l’amministratore di sostegno volontario, il tutore o il curatore non sono santi o eroi, ma semplicemente “buoni cittadini”, seri e responsabili, esistono alcuni concetti chiave che uniformano il comportamento di chi ricopre questi incarichi:
SENSO DI RESPONSABILITA'
“Farsi carico”, “prendersi a cuore” la persona del beneficiario, avendo presente anche la sua famiglia, il contesto di appartenenza, la comunità in cui vive
CONSAPEVOLEZZA
Rispetto alla necessità di mantenere nel tempo l’impegno assunto per garantire continuità e dare forza alla relazione con il beneficiario
DILIGENZA
La tipica “diligenza del buon padre di famiglia”: il modello di riferimento è il modello famigliare, dove il genitore/i cura gli interessi di tutti in modo globale, equilibrato, oculato, facendo in modo di non sprecare e allo stesso tempo che non manchi il necessario
GRATUITA'
Avere davanti il preminente ed esclusivo interesse della persona del beneficiario e non i propri interessi economici
COSCIENZA
Essere consapevoli che il proprio compito non riguarda solo la gestione delle risorse economiche, ma “il bene della persona” nella sua complessità ed interezza, per assicurarle le migliori condizioni di vita possibili; le risorse economiche devono essere utilizzate proprio con questi obiettivi
GARANZIA - PRIVACY
Garanzia di assoluta privacy rispetto alle problematiche di cui il volontario viene a conoscenza in virtù del suo incarico. Ciascuno è personalmente responsabile dei dati e dei documenti del proprio beneficiario, che conserva accuratamente presso il proprio domicilio. Quando ci si confronta, durante gli incontri, su alcune situazioni difficili, non si pronuncia mai il nome della persona interessata, ma c'è una particolare attenzione, da parte di chi presiede l'incontro, a portare l'argomento a livello di problematica generale, che può interessare anche altri e in merito alla quale tutti possono imparare qualcosa. Non viene trattenuto presso la sede nessun documento personale dei nostri beneficiari. Inoltre i dati dei membri dell'Associazione figurano nell'elenco ufficiale dei soci, che viene conosciuto solo all'interno del gruppo.
I membri che vogliono fare parte dell’Associazione “La Cordata” devono condividere e ritenere basilari ed irrinunciabili tutti questi concetti
Non solo: tutte le persone che vogliono entrare a fare parte dell'Associazione di volontariato “La Cordata” e condividerne lo spirito, così come chi ha l'incarico come parente, devono rispettare altri principi importantissimi:
Ø L’esperienza dell’amministrazione di sostegno è un'esperienza da vivere non come semplice rapporto privato ma come una testimonianza di cittadinanza attiva, una forma di solidarietà verso le persone fragili della propria comunità.
Ø L’obiettivo condiviso da tutti i membri dell’associazione è promuovere la dignità delle persone, anche se ammalate, anziane, disabili e assicurare loro le migliori condizioni di vita possibili…
Ø Occorre curare e valorizzare la relazione con il beneficiario, conoscerlo, ascoltarlo, capire le sue necessità e i suoi desideri, per poter fare in modo che si realizzi come persona nella massima misura possibile
Ø Si riconosce il valore del gruppo, come spazio di condivisione dell’esperienza, spazio per rafforzare le proprie motivazioni, per confrontarsi, per offrire la propria esperienza e per arricchirsi di quella degli altri.
Ø Si riconosce che è indispensabile collaborare con i servizi pubblici e privati che a vario titolo, attraverso interventi professionali, si occupano del beneficiario. L’ottica è anche quella di coinvolgere altri, cercare dei supporti alla nostra attività, per non essere soli e nello stesso tempo per sensibilizzare la comunità nei confronti delle persone in situazione di fragilità.